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Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

In occasione della Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, tutta la comunità di CNAI si unisce alla comunità globale per condannare fermamente ogni forma di violenza di genere e promuovere l'uguaglianza di genere. Il tema di quest'anno, "Ridurre il divario: sostenere le vittime di violenza di genere in tempi di crisi", riflette la necessità di concentrare gli sforzi sulla prevenzione e il supporto alle vittime, specialmente in situazioni di emergenza come pandemie o conflitti. In tutto il mondo, le donne continuano a essere vittime di violenza fisica, sessuale, economica e psicologica.


La violenza contro le donne e le ragazze rimane la violazione dei diritti umani più diffusa nel mondo. Circa 736 milioni di donne - quasi una su tre - hanno subito almeno una volta nella loro vita violenza fisica e/o sessuale da parte del partner, violenza sessuale da parte di altri partner o entrambe.

Più di quattro donne e ragazze su cinque (86%) vivono in Paesi privi di una solida protezione legale o in Paesi per i quali i dati non sono prontamente disponibili.

Nessun Paese è in grado di eliminare la violenza da partner nelle relazioni di intimità e solo un quarto dei Paesi dispone di sistemi per monitorare e stanziare fondi di bilancio per l'uguaglianza di genere e l'emancipazione femminile.

CNAI sottolinea l'importanza di creare consapevolezza, promuovere l'educazione e mobilitare risorse per combattere questo fenomeno pervasivo. La CNAI sostiene la formazione del personale infermieristico, operatori sanitari e donne sulle competenze necessarie per la prevenzione della violenza contro le donne; la valutazione delle donne nelle istituzioni sanitarie e nei contesti comunitari; la ricerca sulla violenza contro le donne. CNAI, associazione nata da Donne e componente del Consiglio Nazionale delle Donne Italiane fin dalla fondazione, ha organizzato e contribuito nel corso degli anni a numerose azione di formazione e sensibilizzazione e continua a farlo LA CNAI ritiene sia necessaria sempre maggiore consapevolezza dei problemi della violenza contro le donne da parte di tutti gli operatori sanitari, al fine di ridurre le lesioni fisiche e psicologiche immediate e a lungo termine. Grazie alla conoscenza e alle competenze cliniche, il personale infermieristico possono impegnarsi nella valutazione, nell'intervento e nella prevenzione della violenza sessuale e della violenza domestica. E’ necessario un approccio coordinato e interdisciplinare oltre che l’intervento ampio di tutte le istituzioni per le attività di prevenzione e per gli interventi rispetto ai comportamenti violenti che vannoo considerate questioni prioritarie tutto l’anno, non solo in questo giorno.


I numeri della violenza contro le donne: omicidi, violenze fisiche e sessuali

  • Nel mondo la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3

  • In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le forme più gravi di violenza sono esercitate da partner o ex partner, parenti o amici. Gli stupri sono stati commessi nel 62,7% dei casi da partner.

  • I dati del Report del Servizio analisi criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale aggiornato al 19 novembre 2023 evidenzia che:

    • nel periodo 1 gennaio – 19 novembre 2023 sono stati registrati 295 omicidi (+4% rispetto allo stesso periodo del 2022), con 106 vittime donne (-3% rispetto allo stesso periodo del 2022 in cui le donne uccise furono 109)

    • le donne uccise in ambito familiare/affettivo sono state 87 (-4% rispetto allo stesso periodo del 2022 in cui vittime furono 91); di queste, 55 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner (+4%).

In italia L’ultima nota Istat sulle vittime di omicidio evidenzia che:

  • nel 2022 sono stati commessi 322 omicidi (+6,2% rispetto al 2021). Le vittime sono 196 uomini e 126 donne (il 39,1% del totale).

  • l’età media delle donne vittime di omicidio è pari a 55,1 anni

  • i dati mostrano per il 2022 un aumento del numero di donne uccise da parenti (0,14x100mila donne, 0,10 nel 2021)

  • nei casi in cui si è scoperto l’autore, il 92,7% delle donne è vittima di un uomo

  • le donne uccise da un partner o ex partner, tutti di sesso maschile, sono 61

  • l’Istat stima che i femminicidi siano 106, sul totale delle 126 donne uccise

  • gli omicidi di genere rappresentano l’84,1% degli omicidi di donne.

La violenza contro le donne e le ragazze è un grave problema di salute pubblica che affonda le sue radici nella disuguaglianza di genere ed è anche una grave violazione dei diritti umani che colpisce la vita e la salute di milioni di donne e ragazze.


La prevenzione della violenza richiede un'azione concertata e sostenuta tra diversi settori del governo e della società civile, informata dalle migliori prove disponibili su ciò che funziona per prevenire la violenza contro tutte le donne e le ragazze.


Il quadro di riferimento di RESPECT fornisce un pacchetto tecnico di sette strategie e approcci basati sull'evidenza che hanno il miglior potenziale per porre fine alla violenza contro le donne e le ragazze, vale a dire:

R - rafforzamento delle capacità relazionali

E - empowerment delle donne

S - servizi garantiti

P - riduzione della povertà

E -ambienti resi sicuri

C -prevenzione degli abusi su bambini e adolescenti

T -trasformazione di atteggiamenti, credenze e norme



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