top of page
Immagine del redattoreCNAI - Prof_inf.

L'eclissi del voto infermieristico: verso le prossime elezioni FNOPI

Aggiornamento: 2 giorni fa


Le imminenti elezioni del Comitato Centrale della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI), indette - con rapidità - durante l’antivigilia natalizia del 23 dicembre 2024, con la possibilità di presentare liste e candidature entro le ore 10 del 14 gennaio 2025 (qui le modalità) e che si svolgeranno a Roma tra il 24 e il 26 gennaio 2025, confermano una dinamica preoccupante nel panorama della rappresentanza infermieristica, anche relativamente alla questione di genere. Questa convocazione, che avrebbe potuto attendere fino al mese di marzo, potrebbe apparire a taluni orientata verso un'ottica di autoconservazione, limitando significativamente le opportunità di dibattito e la varietà delle candidature.

Aggiornamento:

Si pubblicano i dati anche di composizione di Genere, della Lista candidata per le elezioni FNOPI costituita - come prevedibile - in continuità con la precedente e con una composizione per il Comitato Centrale e la Commissione di Albo Infermieri che conferma un dato di composizione di genere, opposto alla popolazione infermieristica nazionale, che potete trovare qui:

tabella 1 - composizione di genere lista canddati FNOPI

Un'affluenza elettorale in decadenza: indicatore di una profonda crisi di fiducia

I dati derivanti dall’analisi delle elezioni provinciali, evidenziati nella tabella sottostante che includono circa la metà degli ordini provinciali (le cifre di scrutinio si riferiscono a quelle reperite e agli OPI che le hanno pubblicate – si invitano coloro in possesso dei dati elettorali a inviarli alla mail: info@cnai.pro), dipingono un quadro allarmante di astensionismo. In alcune province, le percentuali di affluenza scendono al di sotto dell’1%, segno inequivocabile di una profonda disaffezione e di una crescente crisi di fiducia nei confronti del sistema ordinistico. La media nazionale è inferiore al 7%, dato che con la legislazione precedente avrebbe rese queste elezioni invalide nell maggioranza degli Ordini provinciali.

La totalità degli OPI, infatti, ha svolto le votazioni in terza convocazione, che prevede l'assenza di quorum, e la maggioranza ha visto in campo una singola lista di candidati, testimonianza di una completa mancanza di entusiasmo elettorale.

Tabella 2 - Elenco voti elezioni provinciali OPI

Disparità di genere e necessità di rappresentanza equa

Un ulteriore aspetto critico riguarda la tematica di genere: solo 26 Presidenti su 102 sono donne, una percentuale inversa rispetto a quella della professione (con 350.492 infermiere iscritti all’Albo rispetto ai 108.173 uomini). Si auspica almeno che il prossimo Comitato Centrale riesca a invertire le proporzioni che hanno caratterizzato la composizione attuale, pari a solo 3 donne e 12 uomini. 

Aggiornamento: la Lista candidata non ha mutato gli attuali equilibri che di fatto vedono una dinamica di genere opposta a quello della popolazione infermieristica nazionale a netta prevalenza maschile (tranne per ovvie ragioni la commissione pediatrica) 

 Cristallizzazione del potere e inibizione del rinnovamento ordinistico

Un elemento di allarme ulteriore è la "cristallizzazione del potere", con numerosi candidati eletti che hanno superato il limite dei due mandati imposto dalla Legge 3/2018, grazie anche alla continuità nei precedenti Collegi IPASVI. Pur con una aliquota non marginale di nuovi eletti,  Presidenti e Consiglieri con mandati che si estendono oltre il quarantennio o il ventennio mettono in dubbio la reale rappresentatività e ostacolano il necessario rinnovamento per affrontare le sfide contemporanee della professione infermieristica. La sentenza della Corte di Cassazione n. 8566 del 26 marzo 2021, sebbene riferita ad altro consesso ordinistico, offre spunti rilevanti per il contesto infermieristico, invitando a prevenire fenomeni di sclerotizzazione e a promuovere un avvicendamento equo negli organi direttivi, garantendo una rappresentanza imparziale e dinamica e sollevando interrogativi sui potenziali conflitti di interesse tra consiglieri e presidenti con ruoli rilevanti in ambito dirigenziale sanitario, associativo o sindacale.

La Necessità di un rinnovamento sistemico

Questo scenario, caratterizzato da una partecipazione elettorale anemica e da tensioni interne ed esterne, richiede una riflessione critica e l'implementazione di riforme sostanziali.

È essenziale che il Ministero competente e la comunità infermieristica nazionale promuovano un'azione volta a rivedere il sistema elettorale, favorendo una competizione genuina tra diverse liste e promuovendo modalità di voto più accessibili, inclusive e tecnologicamente avanzate, oltre a prevedere una configurazione in linea con l’attuale modello di regionalizzazione sanitaria e una revisione delle funzioni attribuite all’ordinistica in linea con le evoluzioni europee e globali, la digitalizzazione, le normative sulla concorrenza e il necessario ampliamento del coinvolgimento dei corpi intermedi e della società scientifica e civile.

Un invito alla collaborazione: costruire insieme il futuro dell'assistenza infermieristica

In questa fase cruciale, è imperativo che i nuovi (e vecchi)  eletti, sia a livello provinciale sia nazionale, adottino una postura rinnovata rispetto al passato, specialmente in termini di comunicazione e trasparenza nelle decisioni che influenzano l'intero corpus professionale. Si invita caldamente a collaborare attivamente con TUTTE le organizzazioni professionali, sindacati e associazioni scientifico-professionali, aspetto che ogni organizzazione come appunto gli Ordini, connotati da legame con lo Stato e nel caso specifico con funzioni sussidiarie e aspetti di rappresenza legislativamente previsti, dovrebbero avere come imperativo.

Tale collaborazione, ove messa davvero in atto senza perseguire atteggiamenti divisivi, non solo favorirà una rappresentanza più inclusiva e dinamica, ma permetterà anche di individuare soluzioni condivise e innovative per le sfide comuni e di far sviluppare al meglio ruolo e funzioni delle diverse organizzazioni.

Solo attraverso un dialogo costruttivo e una sinergia proficua tra tutti gli attori coinvolti sarà possibile ridefinire la funzione dell'infermieristica, garantendo eccellenza, sostenibilità e dignità professionale per tutti i professionisti.

Conclusioni

Le attuali elezioni FNOPI rappresentano un momento di fondamentale riflessione e azione per il futuro della professione infermieristica in Italia. La crisi di fiducia e le dinamiche di disaffezione evidenziate sollevano interrogativi urgenti sulla rappresentatività e sull’efficacia del sistema ordinistico nella sua configurazione attuale.

Talune scelte compiute hanno palesato la distanza dalle aspettative delle comunità professionale, dalle necessità dei cittadini e dalla complessiva evoluzione della professione a livello europeo e globale. In particolare appare necessario agire con immediatezza anche sul fatto che in Italia sia ancora consentito a decine di migliaia di professionisti stranieri di esercitare senza obbligo di iscrizione e nessun riconoscimento e ricognizione ordinistica e ministeriale, in una continua - ed alquanto anomala - deroga emergenziale post-covid.

È imperativo intraprendere un percorso di manutenzione normativa volto alla regionalizzazione degli ordini e all'adozione di attività più utili e strumentali al compito principale della funzione ordinistica, ovvero la garanzia verso il cittadino.

È compito di tutti gli attori coinvolti sfruttare questo momento per promuovere un cambiamento positivo, costruendo insieme un futuro in cui l'infermieristica possa finalmente risplendere pienamente nel panorama sanitario nazionale

379 visualizzazioni0 commenti

Comments


bottom of page